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(A)Mare San Vito: la rinascita

Ore 18.00. Cala il sole dietro l'abbazia e tutto intorno le luci rossastre diffondono un'armonia di colori che riportano alla mente ricordi di come un tempo scorreva la vita qui, in questo piccolo paradiso lontano dal tram tram cittadino. Ti fermi un attimo... Respiri... Pensi e, forse razionalizzi cosa è successo nelle ultime 48 ore.



Ritornare a lavorare a pieno ritmo, a stretto contatto con i nostri amati clienti, dopo quasi cinque mesi, per noi Benedettini è stato quasi sorprendente. E non ci stiamo riferendo all'aspetto commerciale, quanto a tutta la componente emotiva.


Per noi, rivedere tutta quella gente seduta ai tavolini in veranda, sentire il telefono squillare a intermittenza, il fuggi fuggi e il rumore frastornante dei carrelli pieni di piatti per gli allestimenti in sala, il profumo di frittura, di pizza appena sfornata e di spaghetti alle cozze, tutto questo, è stato una ventata di emozioni e sensazioni adrenaliniche che avevamo quasi dimenticato.


Se provassimo a descriverle, diremmo che in questi due giorni ci siamo sentiti come quando al primo appuntamento non sai dove portarla per conquistarla, come quando sei seduto al banco durante la prima prova della maturità e non sai come iniziare il tema, o come quando si sposa un fratello.


Ciò che accomuna queste sensazioni è che fanno un po' paura, ma allo stesso tempo ti riempiono di adrenalina e aspettative. Stiamo contando su noi stessi , sulla nostra capacità, sulla nostra volontà, sulla nostra voglia di contribuire a rimettere in piedi tutto quello che è possibile. Ed eccoci qui, con le nostre paure piene di aspettative e adrenalina.


Noi, piccoli "svantaggiati" che crescono e che mettono sempre un passo avanti, e mai indietro.
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